Lettera al Presidente Tridico

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Sponchia-Tridico

Carissimo Presidente,

anche alla luce delle recenti dichiarazioni del Ministro, che ti ho prontamente inoltrato, credo sia arrivato il momento giusto per provare un decisivo ulteriore affondo per giungere, finalmente, all’auspicata e necessaria eliminazione del ruolo a esaurimento con la previsione di nuove assunzioni di ispettori Inps e Inail nei rispettivi Enti.

Ti chiedo inoltre, in tale ottica, anche per consentire all’Associazione di affiancarti e darti concreto sostegno in questa operazione, di sensibilizzare il Ministro affinché la stessa dia la disponibilità a incontrare l’Associazione per ascoltare direttamente le nostre motivazioni. Dobbiamo cercare di raccogliere ora i frutti del duro lavoro di questi ultimi anni che, da quando sei Presidente, hai condiviso e portato avanti con grande impegno e convinzione e di questo te ne sono grato io e tutto il corpo ispettivo.

Vorrei, inoltre, sottoporti alcune problematiche che da troppo tempo attendono una risposta concreta e definitiva:

1. La prima è relativa agli optanti, cioè quei colleghi ispettori che, a suo tempo, spinti da scenari che all’epoca sembravano più allarmanti e indotti anche da forti pressioni provenienti da alcuni importanti rappresentanti dell’istituto, hanno optato per transitare nel ruolo amministrativo. Come ho avuto modo di rappresentarti in più occasioni, esistono due tipologie di optanti: ci sono coloro che hanno optato entro i termini consentiti dalla legge e coloro che, invece, lo hanno fatto in periodi successivi, quando non era consentito (male ha fatto l’amministrazione ad accettare tali richieste).

Per transitare dal ruolo ispettivo a quello amministrativo, infatti, il CCNL vigente prevede solo motivazioni sanitarie debitamente documentate. Molti di questi ultimi optanti, pur avendo comunicato all’Istituto la ferma intenzione di voler riprendere la funzione ispettiva, in ragione di quella amministrativa, attendono da anni una sacrosanta determina per poter finalmente rientrare nei ranghi dell’organico ispettivo già fortemente depauperato.

Sicuramente per questi ultimi è sufficiente un provvedimento da parte dell’Istituto anche se ritengo che entrambe le tipologie si possano risolvere con una determina interna, come ha già fatto l’Inail per situazioni analoghe.

2. Un ulteriore intervento che mi permetto di suggerirti e segnalarti, proprio per far fronte al citato depauperamento del corpo ispettivo, tenuto conto, anche, che nel prossimo quinquennio diversi colleghi saranno posti in quiescenza, riguarda la revisione degli attuali vincoli, stabiliti dal nostro regolamento, che prevedono una fuoriuscita obbligatoria dall’Istituto al raggiungimento dei 65 anni di anzianità anagrafica e 42 anni e 10 mesi di anzianità contributiva, dando a tutti i colleghi ispettori, su base volontaria naturalmente, la possibilità di poter prolungare il proprio servizio nell’Istituto fino al compimento dei 67 anni di anzianità anagrafica.

Diversi colleghi ispettori, in procinto di raggiungere gli attuali limiti, sarebbero già disposti a prolungare la loro presenza in servizio. Caro Presidente, sicuramente, questi provvedimenti, da soli, non risolvono il problema, ma rappresentano un ulteriore e importante segnale di attenzione verso il corpo ispettivo dell’istituto e rallenterebbero nel breve/medio periodo le continue defezioni di un organico già ridotto all’osso.

Il nostro auspicio, naturalmente, è che, allorquando il corpo ispettivo sarà definitivamente stabilizzato all’interno dell’Istituto, il problema verrà risolto attraverso nuove assunzioni; sai bene, però, che le eventuali e auspicate autorizzazioni non potranno avere tempi brevissimi. La situazione politica ed economica del paese purtroppo non induce ad essere ottimisti ma con l’impegno di tutti, possiamo far capire al Governo che incrementando il corpo ispettivo dell’istituto, oltre ad aumentare la garanzia della tutela dei lavoratori e della leale concorrenza tra le aziende nel mercato del lavoro, aumenterebbero anche le entrate per le casse dell’Inps e dello Stato, aggredendo, concretamente, l’evasione contributiva che, ricordo a me stesso, si aggira intorno ai 100 miliardi l’anno.

Per questo motivo, Presidente, ringraziandoti per la sensibilità che hai sempre dimostrato verso le nostre problematiche, e per l’impegno che dall’inizio del tuo mandato hai sempre profuso, ti chiedo, nell’immediato, un definitivo intervento per la soluzione delle problematiche di stretta competenza dell’istituto, che non necessitano di alcun provvedimento normativo.

Non da meno ti chiedo di proseguire nell’impegno, e in questo l’associazione sarà al tuo fianco, per la battaglia più importante e decisiva che è quella dell’eliminazione del ruolo a esaurimento e la possibilità di poter nuovamente assumere personale ispettivo presso l’Istituto dando nuova linfa all’attività ispettiva.

Nella speranza di avere concreti riscontri nel nostro incontro già programmato per il 10 febbraio p.v., ti invio un caro saluto.

Giancarlo Sponchia